Cari amici Ingegneri ed Architetti, tutti ormai sappiamo che la nostra categoria sociale e lavorativa da molti anni viene soggetta ad ogni tipo di vessazione :
- privazione del diritto al compenso minimo di dignità,
- obbligo ed umiliazione di possedere punti di cosiddetta formazione per poter continuare a lavorare,
- aumento della quota minima INARCASSA,
- attribuzione di obblighi e responsabilità non solo di mezzi, come è giusto che sia, ma addirittura di RISULTATI, in ciò, contraddicendo il disposto del c.c. che aveva impostato il legislatore, e ritenendo normale quindi la nostra presenza in cantiere, istante per istante, come fossimo gli esecutori materiali delle opere,
- equiparazione delle nostre competenze a quelle di soggetti soltanto diplomati,
- attribuzione di responsabilità con scala temporale pressoché illimitata, (mentre le imprese sono responsabili per 10 anni, esiste un filone della giurisprudenza che responsabilizza il professionista intellettuale praticamente a vita! )
- mancanza della certezza ed immediarezza dei compensi, (si sta sopperendo a questa carenza mediante dispositivi autonomi formulati dalle regioni, ma su scala nazionale ancora nulla si è fatto)
- esposizione ad una mala giurisprudenza e alle irrequietezze ondivaghe di committenti senza scrupoli ed in mala fede, che intentano liti verso questa categoria su base temeraria e capziosa, con l'evidente scopo estorsivo e dilatorio,
- esposizione alla interpretazione del nostro lavoro da parte di terzi autorizzati, tuttavia spesso con minori competenze reali ed inferiore titolo di studio, e che possono ostacolare la nostra attività, purtroppo sulla base della nostra differente collocazione politica o sulla base di dinamiche che nulla hanno a che fare con il " progetto ". (i medici non chiedono il parere e l'autorizzazione alla ASL per operare o per curare un paziente)
Tutto ciò premesso :
il gruppo è formato da professionisti che rivendicano non solo doveri, ma anche diritti, non solo obblighi, ma anche certezze economiche!
I liberi professionisti nonostante siano una categoria, non sono mai stati uniti e non hanno mai combattuto per fini comuni.
Noi ci proponiamo l'obiettivo di formare una molteplicità di persone capaci di affrontare e risolvere le criticità di questa professione.
Benevenuti!